Partenza: San Giuseppe (SO)
Durata: 1,30 h
Altitudine: 1.940 m
Dislivello: 594 m
Difficoltà: Medio Impegnativo
Presenza Acqua: Sì
Rifugio: No
Note: Breve ma verticale!
DESCRIZIONE ITINERARIO
Tra i tanti laghetti alpini che impreziosiscono la Lombardia, il Lago Lagazzuolo si prende la scena incastonato tra le montagne della splendida Valmalenco.
Il web è ricco di foto che lo celebrano con le sue caratteristiche acque turchesi così vivide da far venire voglia di tuffarsi. Noi, invece, abbiamo deciso di conoscerlo nella sua veste invernale, magari meno fotogenica ma altrettanto sorprendente.
Siamo saliti a inizio novembre, in una mattina in cui il termometro sembrava aver rinunciato a salire. Dopo una salita relativamente breve (1.30 h circa) ma da togliere il fiato, eccolo lì bello surgelato come appena uscito dal freezer.
Avremmo dovuto aspettarcelo perché qui, sul versante più ombroso della Valmalenco, l’inverno non perde tempo e sembra arrivare in anticipo rispetto al calendario.
Quindi, addio ai colori sgargianti che tanto avremmo voluto immortalare, ma solo una distesa “total white” che al primo sguardo, ci ha fatto pensare: “Ecco… tutta ‘sta fatica per vedere il nulla!?”
Ma immediatamente ci siamo resi conto che quel “nulla” era incredibilmente affascinante. Intorno a noi, un silenzio irreale, rotto soltanto da strani suoni: crepitii profondi e secchi provenienti dallo strato di ghiaccio evidentemente ancora sottile e fragile. Siamo rimasti in ascolto di quei suoni misteriosi come ipnotizzati!
Che dire… sì, il Lago Lagazzuolo in inverno non sarà un’icona da cartolina, ma sa come lasciare incantati!
Se ti abbiamo incuriosito, ti diciamo come si raggiunge.
PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA
L’itinerario inizia nel borgo di San Giuseppe, a circa 10 minuti da Chiesa Valmalenco (SO).
Il punto di accesso al sentiero non è subito evidente, quindi presta attenzione.
Superata la chiesetta di San Giuseppe, prosegui in auto in direzione Chiareggio. Ignora la prima deviazione a destra per le piste da sci e continua per qualche metro. Troverai un piccolo spiazzo sulla sinistra dove potrai parcheggiare, vicino ai cartelli escursionistici.
TAPPE E DURATA DEL PERCORSO
Prendi il sentiero n. 321, che inizia con un breve tratto pianeggiante per poi scendere verso il fiume Mallero attraverso una traccia piuttosto ripida. Supera il ponte (ricorda di chiudere il cancelletto) e inizia la salita verso il Lago Lagazzuolo.
Il percorso è ben segnalato da bandierine bianco-rosse che scandiscono l’ascesa attraverso il bosco, marcando i tornanti. Bastano pochi metri per capire che con la pendenza non si scherza!
Dopo una buona dose di fatica, raggiungerai l’Alpe Lagazzuolo, un punto ideale per riposarti nel piccolo bivacco e goderti la vista. Da qui, manca solo l’ultimo tratto di salita prima di arrivare al Lago Lagazzuolo e goderti la pace del luogo.
EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE
Come già detto il percorso è relativamente breve ma molto ripido. Per questo è importante indossare calzature adatte al trekking e prestare la massima attenzione in inverno in presenza di ghiaccio. In questo caso è fondamentale l’uso dei ramponi e dei bastoncini da trekking per aver maggior presa e stabilità sul terreno.
Prima di metterti in viaggio, ti suggeriamo di informarti sulle condizioni del sentiero, tenendo presente che tutto il sentiero è nel bosco, totalmente in ombra.
Ricorda il pranzo al sacco perchè non ci sono ristori.
CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE
Niente tuffi per Luna questa volta, ma siamo pronti a scommettere che d’estate il Lago Lagazzuolo sarebbe un parco giochi perfetto!
PANORAMA
FATICA
APPREZZAMENTO DI LUNA