Partenza: Vervio (SO)
Durata: 2,30 h circa, anello
Altitudine: 2.279 m
Dislivello: 300 m circa
Difficoltà: Medio
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì, cani ammessi ma no pernottamento
Note: Ticket a Vervio e lunga salita stretta in auto

DESCRIZIONE ITINERARIO

Che sorpresa la Val Saiento! Una gemma nascosta della Valtellina che ci ha conquistati fin dai primi passi.

Ma dove si trova esattamente? La Val Saiento appartiene al comune di Vervio, un piccolo borgo a pochi chilometri da Tirano, in provincia di Sondrio.

L’itinerario che ti suggeriamo, inizia dal Rifugio Schiazzera. A differenza delle nostre tradizionali escursioni, questa volta il rifugio non è la destinazione finale, ma il punto di partenza. Questa splendida struttura, un tempo una caserma della Guardia di Finanza, è ora gestita dai volontari dell’Operazione Mato Grosso e dà il benvenuto agli escursionisti che desiderano esplorare i vari sentieri che si snodano nella valle, alle pendici dei monti Schiazzera e Masuccio.

Il tragitto più classico che si può scegliere è quello che porta ai laghi di Schiazzera e alla cima del Monte Croce. Un anello privo di difficoltà e dalle pendenze moderate ad eccezione del tratto finale, dove la traccia scende ripida verso valle.
Ma vediamolo passo dopo passo…

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Eccoci all’unico aspetto scomodo che riteniamo giusto evidenziare: l’accesso al punto di partenza. Si tratta di un percorso di circa 30 minuti lungo una strada tortuosa e piuttosto stretta.

Vogliamo metterti in guardia subito: se non hai molta esperienza al volante, questo tragitto potrebbe non essere l’ideale per te, poiché l’incontro con un veicolo in senso opposto potrebbe risultare complicato.

Tuttavia, se questa piccola difficoltà non ti scoraggia, allora parti e dirigiti verso la contrada Rogorbello di Vervio, sopra Tirano (SO). Nei pressi della chiesa troverai una macchinetta dove poter acquistare il ticket al costo di 3 €. Ti consigliamo di avere già la moneta pronta, poiché non ci sono bar nelle vicinanze.
Prosegui poi per mezz’ora circa in direzione Rifugio Schiazzera. Al termine della lunga strada asfaltata, il terreno diventa sterrato e dopo pochi metri ecco il parcheggio sulla sinistra.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Prendi la mulattiera che sale ripida verso il rifugio situato poco più sopra, a circa 15 minuti.
Da qui, si apre una vista magnifica sulla solitaria Val Saiento. A destra del rifugio si erge la cima del Monte della Croce, la tappa finale del nostro giro ad anello.

Incamminati lungo la comoda strada sterrata che attraversa gli alpeggi in dolce e graduale salita (sentiero n. 230). Oltrepassa un ponticello in legno e prosegui senza abbandonare la sterrata principale.

Dopo circa un’ora, ecco prima le splendide acque azzurre del piccolo lago di Fusino e, poco più avanti, il più grande lago di Schiazzera, a 2.396 m di altitudine.

Dopo aver goduto del silenzio pacifico che caratterizza questo luogo, riprendi il sentiero n. 245 in direzione Monte della Croce. Il tracciato è ora molto panoramico, pianeggiante e privo di difficoltà.

All’incrocio con la traccia che sale verso la cima Schiazzera, prosegui verso destra lungo il dorso del monte (sentiero 230.3). Ignora la deviazione per il Rifugio Schiazzera, indicata da un cartello in legno, e continua sulla traccia principale che si spinge verso l’ampia cresta.

Ancora pochi metri ed ecco la vetta del Monte della Croce a 2.279 m . La caratteristica croce di vetta non è subito visibile, ma si trova poco oltre il tavolo da pic-nic. Da qui, il panorama a 360° si estende dalle piste dell’Aprica, alle cime dell’Adamello, fino all’Alta Valtellina con i paesi di Grosio, Sondalo e Grosotto.

Per tornare al punto di partenza, imbocca il sentiero che scende ripido verso il Rifugio Schiazzera, prestando attenzione a un breve tratto più sassoso, dove una catena è stata posizionata per garantire maggiore stabilità. Dopo circa 20 minuti di discesa, avrai concluso il giro ad anello.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Il cammino si sviluppa prevalentemente su sterrate e piccole pietraie. E’ importante dunque indossare calzature adatte al trekking.

Porta con te acqua a sufficienza perchè non ci sono fontanelle. Non dimenticare una giacca impermeabile antivento per i tatti maggiormente esposti alle correnti d’aria.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Nella prima parte del percorso, il sentiero segue il corso di un torrente, che rappresenta una buona risorsa per far abbeverare il tuo fedele compagno di viaggio. Ti suggeriamo comunque di portare con te una riserva d’acqua aggiuntiva.

Un bel tuffo nello splendido Lago di Schiazzera è quello che ci vuole per mantenerlo fresco dopo la leggera salita che purtroppo è priva di zone in ombra.

Fai attenzione al bestiame che gironzola libero tra i pascoli vicino ai laghi. Simpatiche mucche curiose potrebbero avvicinarsi, ma niente paura, sono abituate alle persone. Tieni il tuo cane vicino per non intimorirle.

Nel tratto finale si incontra un breve passaggio attrezzato con una catena per garantire maggiore stabilità, ma non ha rappresentato alcuna difficoltà per la nostra Luna che con le sue “zampette 4×4”, ha superato agilmente l’ostacolo, senza esitazione.

Al Rifugio Schiazzera è consentito l’accesso ai cani nella sala ristorante, ma non nelle camere in caso di pernottamento.

PANORAMA

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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