Partenza: Livigno (SO), Passo Forcola P10
Durata: 1 h circa, andata
Altitudine: 2.687 m
Dislivello: 373 m
Difficoltà: Medio
Presenza Acqua:
Rifugio: No
Note: Anche in estate potrebbe esserci qualche piccola traccia di neve sul sentiero

DESCRIZIONE ITINERARIO

Tra le destinazioni più rinomate di Livigno, il Lago Vago si aggiudica sicuramente uno dei primi posti in classifica. Questo affascinante laghetto alpino, situato a 2.687 metri di altitudine, è celebre per il suo straordinario colore azzurro che spicca tra le rocce. Una tappa imperdibile per gli amanti della montagna e della fotografia.

L’escursione al lago non è particolarmente impegnativa e richiede solo una minima familiarità con i sentieri di montagna. Diversamente, la vetta del Monte Vago situata poco sopra, rappresenta una conquista che necessita maggiore esperienza e attenzione, specialmente lungo la cresta finale, più rocciosa ed esposta. Poco adatta ai nostri amici a quattro zampe.

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PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

La partenza del sentiero si trova al termine del paese di Livigno, nei pressi del Passo della Forcola (2.314 m), valico alpino al confine tra Italia e Svizzera. È possibile lasciare l’auto poco prima della dogana, nell’area di sosta P10.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Vicino al parcheggio, ecco i primi cartelli. La tua destinazione è indicata come “Al Vach” (sentiero n. 111), che in dialetto livignasco significa “Al Vago”, la cima del monte che sovrasta il lago.

Incamminati lungo la traccia sul confine svizzero, che porta verso la piccola statua dedicata alla “Nostra Signora delle Acque”.

Supera un breve passaggio su roccette aiutandoti con le mani (unico punto dove occorre prestare un po’ più di attenzione) e continua lungo il sentiero tra i pascoli.
Ai cartelli escursionistici, segui la direzione per il lago che piega verso sinistra, oltre un torrente: segnavia 112.
Da qui, non puoi sbagliare perchè la traccia è unica e prende gradualmente quota regalando un panorama strepitoso.

Dopo una breve pietraia dove anche d’estate potresti trovare qualche piccola chiazza di neve, continua in falso piano lungo un traverso.

E’ trascorsa circa un’ora dalla partenza ed ecco apparire il lago, incastonato in una conca al di là di un dosso roccioso.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

L’escursione è relativamente breve e poco impegnativa ma occorre comunque una minima dimestichezza sui sentieri di montagna.
Il terreno è a tratti sassoso e in alcuni punti potresti trovare tracce di neve anche in estate, quindi è bene indossare delle scarpe adatte al trekking.

Portati un Kway perchè è una zona molto ventosa. Infila nello zaino anche un copri capo e della protezione solare per l’alta quota.

Non ci sono punti di ristoro e neppure fontanelle. Attrezzati di conseguenza.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Questo itinerario è adatto anche ai nostri amici pelosi ma meglio evitare le giornate troppo afose. L’intero percorso è esposto al sole.

Lungo la salita non ci sono fontane ma solo un torrente, una piccola scorta d’acqua non guasta.

PANORAMA

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