Partenza: Livigno (SO)
Durata: 2.00 anello
Altitudine: 2158 m
Dislivello: 202 m
Difficoltà: Facile
Presenza Acqua:
Rifugio: Sì, cani ammessi
Note: Ponticello tibetano

DESCRIZIONE ITINERARIO

Se ti trovi in estate a Livigno, non puoi assolutamente perdere questa facile escursione alla Cascata della Val Nera o Casc’chéda da Val Néira, secondo il dialetto locale.
Quello che vogliamo suggerirti qui, è un giro ad anello adatto a tutta la famiglia e naturalmente ai nostri piccoli escursionisti a quattro zampe.

Il percorso non presenta particolari difficoltà ad eccezione di un breve passaggio su un ponticello tibetano piuttosto traballante che potrebbe dare filo da torcere ai cagnolini meno coraggiosi.
Dopo una partenza da finta spavalda, Luna ha gettato la spugna e si è fatta portare in braccio.
Se stai già pensando a come sollevare il tuo San Bernardo, non disperare, potrai sempre rientrare dalla stessa via dell’andata, evitando il ponte.

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PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Il nostro itinerario prende il via lungo la strada che conduce al Passo della Forcola, in fondo al paese di Livigno. Qui si trovano una serie di piazzole di sosta, la più vicina alla partenza del nostro sentiero è la P8. Tieni in considerazione che è una meta piuttosto frequentata e potresti avere difficoltà a trovare parcheggio.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Una volta lasciata l’auto, imbocca la strada asfaltata che conduce poco dopo all’Alpe del Vago. Qui troverai la Malga del Vago, un ottimo punto di ristoro per il ritorno.

Il nostro giro ad anello parte ufficialmente dietro la malga, oltre il ponte.
Ai cartelli escursionistici, segui il sentiero n.114 per la Casc’chéda da Val Néira a 40 minuti.

Dopo una breve salita nella pineta, il percorso addolcisce la pendenza fino a diventare pianeggiante all’interno di un’ampia distesa di prati verdi attraversati dal fiume che proviene dalla cascata.
Presta attenzione perché qui cavalli e mucche pascolano in libertà e può capitare di trovarli anche sul sentiero.

Avanza gradualmente nella piana, non puoi sbagliare, il sentiero è ben tracciato.
Il fragore della cascata in lontananza suggerisce che ormai manca poco. Ancora qualche passo ed eccola apparire in tutta la sua bellezza.

Prosegui lungo il sentiero a gradini in legno che porta verso i piedi della cascata. Ed ora arriva la parte più adrenalinica della passeggiata che ha messo a dura prova il coraggio della nostra Luna. Ecco il ponte tibetano traballante che ti consentirà di oltrepassare il fiume e concludere il giro ad anello.

Dopo qualche foto di rito, prosegui sulla destra della cascata su un sentiero a gradoni. Al bivio, continua sulla destra lungo la traccia che permette di osservare il corso del fiume a fondo valle.

La via è una e scende tra gli arbusti verso la malga incontrata all’andata.
Ora sì che puoi fare il pieno di salumi e formaggi d’alpe tipici valtellinesi.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Per compiere questa escursione non è necessaria alcuna attrezzatura tecnica ad eccezione delle calzature. Pur essendo un sentiero piuttosto semplice è sempre bene indossare scarpe adatte al trekking.
Infila nello zaino una scorta d’acqua perché non ci sono fontanelle ma solo ruscelli. L’unico ristoro presente è la Malga del Vago, poco distante dal parcheggio.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Come già detto, l’itinerario si presta anche ad essere percorso dai cani, tuttavia il ponticello tibetano potrebbe creare qualche esitazione. Portati una pettorina in caso di necessità e magari qualche bocconcino invitante.

Presta attenzione agli animali liberi al pascolo perché, ormai abituati alla presenza delle persone, spesso si avvicinano al sentiero.
Ricordati che sono loro i padroni di casa perciò porta rispetto e tieni il tuo cane vicino se sai che potrebbe disturbare la loro quiete.

PAESAGGIO

FATICA

APPREZZAMENTO DI LUNA

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