Partenza: Livigno (SO)
Durata: 2.20 andata
Altitudine: 2712 m
Dislivello: 900 m
Difficoltà: Impegnativo
Presenza Acqua:
Rifugio: No
Note: Una salita senza tregua!

DESCRIZIONE ITINERARIO

Siamo in Alta Valtellina su una delle vette che dominano Livigno, il monte Motto. E’ meno noto rispetto alle altre cime della zona, ma è proprio questa la ragione che ci ha spinto alla sua esplorazione.

Per chi conosce Livigno, definito il Piccolo Tibet della Valtellina, si tratta di quella piramide un pochino arrotondata, affacciata sul lago. La sua punta è facilmente riconoscibile perché ospita un grande ripetitore rettangolare bianco, molto visibile dal paese.
Hai capito di quale parliamo? Bene, ma non farti ingannare dal suo aspetto perché la salita è tutt’altro che leggera.

Il sentiero che risale lungo il largo costone erboso, è quasi interamente verticale e metterà alla prova la tua resistenza. Preparati dunque con un po’ di allenamento prima di decidere di affrontare questo trekking, anche perché a complicare le cose ci sarà l’altitudine e se non sei abituato a camminare in quota, potresti sentire il fiato un po’ più corto e di conseguenza avvertire più fatica.

Con queste premesse ti chiederai “ma allora chi me lo fa fare?” la risposta la troverai solo arrivato in cima, basta avere un po’ di motivazione e lo sforzo verrà ripagato da ciò che ti aspetta: un bellissimo panorama a 360° su tutta la valle e il lago di Livigno. In più, se sei fortunato, potresti anche incontrare qualche stambecco. Provare per credere!

Se vuoi scoprire altri itinerari a Livigno e dintorniclicca qui.

PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA

Il punto di partenza di questo trekking si trova in Via della Val a Livigno. Superata la prima galleria, procedi dritto fino a trovare sulla destra un parcheggio e sulla sinistra un’azienda di smaltimento rifiuti.
Una volta lasciata l’auto, attraversa la strada e incamminati lungo la via che parte sulla sinistra e che entra nell’area ecologica. Costeggia l’edificio fino all’inizio del bosco e prendi il sentierino che sale vicino alla staccionata in legno.

Ok, la partenza non è stata delle migliori, ma ti promettiamo che da qui in poi il paesaggio cambierà radicalmente.

TAPPE E DURATA DEL PERCORSO

Il percorso fin da subito fa sentire la sua pendenza. Mantieni la traccia che entra nel bosco di larici e abeti e cammina sempre in salita seguendo i tornanti.

Il sentiero non lascia respiro e man mano che si avanza la vegetazione si fa sempre più rada e la vista si apre su uno spettacolare panorama su tutta la valle.

Dopo un’oretta e mezza dall’inizio della passeggiata, arriverai al piccolo Baitèl di Sc’táur dove troverai un tavolo esterno con delle panche se vuoi fare una sosta e l’unica fontanella sul percorso, conviene quindi fare il pieno alla borraccia.

Ora preparati alla parte più dura di questo itinerario. La pendenza si fa ancora più evidente e il ripetitore in alto alla montagna sembra non arrivare mai. La traccia sale lungo la larga cresta e man mano che si avvicina alla vetta, diventa sempre più sassosa.

Una volta arrivato al ripetitore puoi tirare il fiato, la salita vera è praticamente terminata. Puoi finalmente goderti il panorama e scattare qualche foto.

Ma non sei ancora giunto al termine di questa escursione perciò prosegui lungo il sentiero che da qui in poi diventa un po’ meno evidente seppur molto intuitivo. Superato il primo tratto troverai degli ometti di sassi come segnavia.

Dopo circa 5 minuti eccoti alla vetta dove a differenza di molte altre, non troverai una croce ma solo una targa incastonata in una roccia che riporta il nome del monte e la sua altitudine di ben 2712 metri.

EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE

Per questo trekking sono indispensabili degli scarponcini e bastoni per aiutarti in salita e scaricare il peso in discesa.

Nelle giornate estive, per non beccarti una bella insolazione data l’altitudine, infila nello zaino un copricapo, una crema solare e l’immancabile antivento.

Potrebbe correre in tuo soccorso sullo strappo finale anche una barretta energetica.

Non ci sono rifugi sul percorso dove gustare un piatto di pizzoccheri, purtroppo dovrai rimandare la tua voglia e accontentarti di un panino en plein air.

CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Come ormai avrai capito, per questa escursione serve un po’ di allenamento non solo per te ma anche per il tuo amico a quattro zampe. Valuta bene la sua forma fisica per non affaticarlo troppo e portati una bella scorta d’acqua perché ci sarà una sola fontanella a metà strada.

Potresti incontrare qualche animale selvatico come marmotte o stambecchi perciò presta attenzione e tieni a portata di mano il guinzaglio.

PANORAMA

FATICA

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