Partenza: Brunate (CO)
Durata: 7/8 ore andata
Altitudine: 1.682 m
Dislivello: 1.437 m
Difficoltà: Impegnativo
Presenza Acqua: Molto scarsa
Rifugio: Sì, cani ammessi
Note: Molto lunga 28 km
DESCRIZIONE ITINERARIO
Camminando, correndo oppure spingendo sui pedali… Diversi sono i modi per vivere la traversata della Dorsale del Triangolo Lariano. Noi abbiamo scelto il nostro mix preferito: passo lento, 8 zampette al seguito e una bella compagnia per condividere la fatica.
Il tracciato ufficiale della Dorsale, si estende da Brunate a Bellagio per un totale di circa 37 km. Quella che invece troverai descritta in queste righe, è una variante leggermente ridotta, 28 km circa, studiata appositamente per agevolarci il rientro a casa.
Ciò nonostante siamo riusciti a mantenere invariata la parte principale della traversata, quella più panoramica e caratteristica.
I chilometri da macinare sono comunque tanti ed è difficile pensare di poter percorrere andata e ritorno nella stessa giornata, perciò ci siamo organizzati con due auto, una parcheggiata a inizio percorso, Brunate, e una al termine, nei pressi della località San Primo.
Ecco in sintesi il nostro giro. Da Brunate abbiamo raggiunto la Colma di Sormano seguendo le creste della Dorsale toccando la cima del Monte Bolettone e successivamente il Rifugio Riella, sotto il Palanzone. Dalla Colma, abbiamo risalito i pendii del Monte San Primo fino alla vetta e siamo scesi concludendo il trekking a San Primo.
Questa bellissima escursione non presenta particolari difficoltà tecniche, occorre solo allenamento nelle gambe per affrontare lunghezza e dislivello. Il carburante che alimenta ogni passo è senza dubbio il panorama sul Lago di Como, perciò è fondamentale mettersi in cammino con una bella giornata di sole per goderselo a pieno.
Ma ora scopriamolo nel dettaglio…
PUNTO CONSIGLIATO PER LA PARTENZA
Come già detto, noi ci siamo attrezzati con due auto per evitare i mezzi pubblici. Se organizzi il trekking in compagnia e hai anche tu questa possibilità, il nostro consiglio è quello di lasciare la prima auto nel punto conclusivo dell’escursione, in località San Primo vicino al Bar Ristorante La Baita e poi raggiungere la partenza a Brunate, vicino alla Capanna C.A.O.
Qui puoi trovare un ampio parcheggio sterrato a pagamento, con soli tre posti gratuiti. Se parti molto presto la mattina, potresti essere fortunato e trovarne uno libero com’è capitato a noi.
TAPPE E DURATA DEL PERCORSO
Al parcheggio, imbocca la sterrata verso il Bar Ristorante C.A.O. e prosegui fino a superare la Baita Carla, la Baita Bondella e dopo circa 30 minuti, la Baita Boletto Fabrizio.
Proseguendo sulla carrozzabile, incontrerai un bivio. Il sentiero ufficiale della dorsale, il n. 1, prosegue sulla sinistra, noi invece abbiamo scelto di compiere la traversata sulla variante più alta e panoramica che si stacca sulla destra. Ma non preoccuparti anche se perdi la svolta, i percorsi si intrecciano di continuo e sono sempre ben marcati.
Alla casetta di cemento, prendi il sentiero che sale subito dietro, fino a raggiungere la cima del Monte Boletto. Questo terrazzo naturale merita una sosta per ammirare il panorama che si estende sullo splendido ramo del Lago di Como e le sue montagne.
Dopo qualche foto d’obbligo, prosegui sulla destra. Prossima tappa, il Monte Bolettone.
Continua lungo il sentiero fino a incrociare nuovamente la strada più larga (sentiero n. 1 della Dorsale) e prosegui ancora verso destra.
Più avanti, alla Bocchetta di Molina, il percorso si divide in tre. Noi abbiamo proseguito sempre sul sentiero più alto, a sinistra.
Ecco la deviazione per il “sentiero dei faggi”, un caratteristico percorso nel bosco, ma ancora una volta abbiamo preferito rimanere in quota sulla destra, e dopo ancora un tratto in salita lungo una larga cresta, ecco la vetta del Bolettone.
La traversata prosegue sulla destra della croce.
Arrivato alla Bocchetta del Bolettone, scendi verso sinistra seguendo la staccionata.
Uscito dal bosco, prosegui fino a incontrare la strada cementata che proviene dalla Capanna Mara, se vuoi fare una sosta si trova a soli 5 minuti sulla destra.
Ma il nostro itinerario rientra nel bosco, dritto giù per la sterrata fino alla Bocchetta di Lemna dove il percorso si divide. Prosegui dritto evitando la via che scende più a sinistra.
Ignora anche la segnaletica per il Pizzo dell’Asino e avanza fino alla Bocchetta di Palanzo a circa 20 minuti.
Mantieniti sulla destra e prosegui in costante salita sulla mulattiera, passa la Bocchetta di Palanzo e vai dritto.
Subito dopo eccoti arrivato ai piedi del dosso erboso del monte Palanzone. Da qui è possibile raggiungere la vetta imboccando la traccia sulla destra, ma il cammino è ancora molto lungo. Ti consigliamo dunque di conservare le energie e proseguire per il Rifugio Riella, a soli 10 minuti.
Dopo una sosta meritata per ricaricare le pile, avanti tutta sulla carrozzabile. Finalmente una fontanella!!
Supera la Bocchetta di Nesso e mantieniti sulla strada principale che ti condurrà alla Bocchetta di Caglio. Continua il cammino, seguendo le indicazioni per la Dorsale (sentiero n. 1). La strada è sempre molto larga dal fondo sterrato a tratti cementato.
Più avanti troverai uno spiazzo con una panchina e dei cartelli. Rimani sul percorso principale in piano.
Ancora qualche minuto e sarai arrivato alla Colma di Sormano.
Se desideri fare una sosta, qui troverai il Bar Ristorante La Colma, ma dove purtroppo l’accesso ai cani non è consentito.
Oltrepassa il Ristorante e imbocca la sterrata a lato strada. Un cartello indica la tua prossima destinazione, la cima del Monte San Primo, a 2 ore.
Supera la Colma del bosco e prosegui. In questo punto il nostro GPS ci ha segnato di aver camminato per 18 km, ancora una decina per concludere il giro.
Supera l’Alpe Spessola e poco dopo Terra Biotta, un punto molto panoramico sul lago. Dopo circa un’ora di cammino su strada cementata, ecco finalmente la vetta, punto massimo di questa escursione.
Da qui è solo discesa, torna sui tuoi passi e raggiungi Terra Biotta. Anziché proseguire sulla sterrata che hai percorso all’andata, imbocca il sentiero che taglia per i prati e scende sulla destra, direzione Dorsale.
Continua la tua discesa costantemente fino a incontrare altri cartelli per Parco S. Primo. Dopo circa 30 minuti sbucherai sulla strada asfaltata che ti porterà facilmente verso San Primo. Ecco il Bar Ristorante La Baita per rifocillarti e a poca distanza, il parcheggio dove hai lasciato l’auto.
EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE
Prima di metterti in cammino consulta il meteo e assicurati di avere a disposizione l’intera giornata di bel tempo.
Indossare scarpe da trekking comode, e calze adeguate per non rischiare vesciche insopportabili.
Cerca di non appesantire troppo lo zaino e valuta bene l’attrezzatura, ma ciò che non deve sicuramente mancare è: un’abbondante riserva d’acqua, copricapo e crema solare per i lunghi tratti esposti al sole, un anti-vento e un impermeabile, un cambio asciutto, una barretta energetica.
CONSIGLI PER IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE
I chilometri da macinare non sono da sottovalutare perciò prima di decidere di portare con te il tuo cane, valuta bene la sua forma fisica e il suo allenamento.
Portati acqua di scorta perchè incontrerai solo una fontanella.
Se preferisci un piatto caldo a un panino, circa a metà percorso si trova il Rifugio Riella dove potrai sostare anche in compagnia del tuo cane.
Presta attenzione alle biciclette.
PAESAGGIO
FATICA
APPREZZAMENTO DI LUNA